martedì 4 febbraio 2014

SUPERBOWL-2014... CHE SPETTACOLO!


Cominciamo con una domanda: qual'e` la festa nazionale americana? Sbagliato! non e` il 4 Luglio (Independence Day), ma il Superbowl! E` l'evento in assoluto più atteso e più seguito da un'intera nazione, le aziende fanno a pugni pur di avere 30 secondi per pubblicizzare un loro prodotto, e i tifosi sono disposti a pagare oltre $1000 per un biglietto. Per chi ci voglia andare suggeriamo di prenotare con largo anticipo...12 mesi prima dell'evento...

La partita

partita? se c'e` stata una partita e` durata pochi secondi, il giusto il tempo per i Broncos di sbagliare lo snap iniziale e dare due punti agli Seahawks. Poi e` stata pura accademia: Manning, il celebrissimo e ultra premiato, quarterback dei Denver Broncos e` stato semplicemente disarmato e disattivato dalla portentosa difesa di Seattle: la Legion of Boom.
Nel solo primo quarto i Broncos hanno collezionato solo 11 yards (tra passaggi e corse), 0 (si avete capito bene) first down e un intercetto.
Nel secondo quarto la musica non cambia, anzi se vogliamo peggiora: sul 15-0 Seattle Manning lancia il secondo intercetto che permette a Malcolm Smith di ritornare in meta (scusate l'orrendo anglicismo) il pallone del 21-0 Seahawks.


La ciliegina sulla torta di una straordinaria partita di Seattle lo mette Percy Harvin con uno straordinario kickoff return di 87 yards ad inizio terzo quarto; punteggio: Seattle 29- Denver 0!
Partita in ghiaccio. Il resto e` pura accademia. La difesa dei Broncos non e` mai in partita: lo dimostrano due azioni emblematiche: la prima e` il touchdown di Harvin, capace di saltare come birilli sette giocatori dello special team dei Broncos. L'altro episodio e` il touchdown del wide receiver Jermaine Kearse, capace di evitare 5 placcaggi consecutivi per una meta da 23 yards su passaggio di Russell Wilson.
L'orgoglio di Manning e dei Broncos, a detta di tutti il miglior attacco della lega , si rivede sul finire di quarto quando i Broncos vanno in meta e fanno una conversione da due punti.
Se i tifosi Broncos avevano qualche speranza, ci pensa subito Baldwin ad inizio quarto quarto a spegnerle del tutto, realizzando la meta del 43-8 finale.


A mio avviso la vittoria di Seattle verte su due fattori: il primo una difesa portentosa guidata dalla solidissima linea secondaria in cui 3 giocatori su quattro sono dei Pro Bowler. Il secondo dalla sagacia tecnica di Pete Carroll, coach spesso sottovalutato. Se si nota e` riuscito a stravolgere il gioco di Denver usando due safety in difesa (cosa poco usuale) e costringendo così i Broncos a fare meno lanci e a correre di più.
Purtroppo per Denver la carenza di running backs all'altezza si e` fatta sentire se e` vero che su 14 corse hanno portato a casa la miseria di 27 yards, contro le 135 dei Seahawks, questo ha dato un grosso vantaggio a Seattle più brava a bilanciare i suoi giochi offensivi tra lanci e corse.

La Rivelazione

Anche se non ha vinto l' MVP (dato a Malcolm Smith) per me Russell Wilson ha dimostrato ancora una volta di essere un quarterback completo. Non e` appariscente o non ha numeri roboanti alla Manning o alla Brady, ma fa sempre la cosa giusta nel momento giusto. E` riuscito ala sua prima vera occasione a guidare con sagacia l'attacco di Seattle, ha chiamato i giochi giusti nei momenti giusti e si e` affidato ai suoi wide receivers in modo equo (Baldwin 5 ricezioni per 66 yards, Kearse 4 ricezioni per 65 yards). Tutto ciò non e` poco per un secondo anno...ne risentiremo parlare!



La Delusione

Payton Manning: lo so che e` facile criticare chi ha perso, pero` numeri alla mano nei momenti decisivi si scioglie come neve al sole. Ha lanciato due intercetti nei momenti chiave del match causando il solco decisivo. Questo non e` un caso: se si va a guardare la sua carriera ci si accorge come i roboanti numeri spariscano quando ci sono degli elimination game o si lotti per il titolo. Ad esempio ci si ricordi dell'intercetto lanciato nel quarto quarto del Superbowl del 2009 che ha in pratica regalato la vittoria ai Saints, oppure l'anno scorso quando contro Baltimore ha lanciato altri due intercetti.
Quello che vorrei provare a dire, e` che i numeri dicono molto, ma non tutto. Payton Manning e` sicuramente uno dei primi 5 quarterback di sempre e un futuro hall of famer, ma alla fine quello che conta sono gli anelli che uno si mette al dito, e il buon Payton al momento ne ha solo uno, di contro, il meno accreditato fratello Eli ne ha già` collezionati due.

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