giovedì 2 maggio 2019

È TUTTO MOLTO SEMPLICE, IN ITALIA

Lo dichiaro subito, a scanso di equivoci, tolte le innumerevoli coppe e campionati vinti con Reggiana, Fiorentina e Vico Equense a Football Manager non ho mai allenato e guidato una squadra in carne ed ossa alla conquista di alcunché.
Eppure, pur non volendo passare per una sotto specie meno rock dei No Vax, in quanto voglioso di ribellarmi al potere del sapere precostituito senza avere i dovuti strumenti culturali, penso, e anche con forza, che il gioco del calcio possa essere affrontato anche da chi non ha mai messo piede in quel di Coverciano.
A parere di chi scrive è dura capire a pieno i motivi che spingano tifosi juventini a difendere il nostro attuale condottiero, le prestazioni sono indecorose da mesi, e ahinoi, vanno oltre la pessima prova contro l’Ajax.
Tolte le 2 gare contro il Manchester e il ritorno contro l’Atletico, il livello delle prestazioni della truppa bianconera è stato talmente tanto scadente da legittimare con forza gli occhi leggermente lucidi figli di qualche sbadiglio di troppo, che spesso hanno riempito le serate o i pomeriggi dei tifosi di Madama.
Pensare di incensare un allenatore capace di dare zero gioco, ad un collettivo di campioni pare essere intellettualmente poco onesto se non addirittura grottesco, in particolar modo se si pensa che l’argomento più solido della controparte è quello di aver vinto l’ennesimo tricolore, per carità, sempre ben gradito ma oramai insufficiente per colmare gli appetiti del mondo bianconero.
I motivi per cambiare poi sono svariati, la motivazione principale a detta di chi scrive è che al momento noi juventini dovremmo avere una fretta del demonio nel voler vincere la coppa dalle grandi orecchie, già perché parafrasando un vecchio motto calcistico “Del Piero (very) good, Baggio better, Ronaldo best”, (e quando mai lo rivedremo un fenomeno come il portoghese dalle parti di Torino?!) Lui e capitan Chiellini ad oggi sono decisamente i nostri giocatori più importanti e data l’età, sono oramai prossimi ai 35, è lecito credere che davanti a loro non avranno ancora molte stagioni.


E’ necessaria una decisone forte, ad oggi le possibilità che Allegri rimanga sono prossime allo zero, i nomi paiono essere oramai 2, Guardiola il sogno di molti e forse anche del Presidente Agnelli e Antonio Conte, il cui nome pare essere caldeggiato da Pavel Nedved.
Non ce ne vogliano troppo gli "allegriani", chi scrive non hai mai vinto nulla nel mondo del calcio ma è molto legato a questa massima: “Negli Stati Uniti ottenni inoltre la conferma che lo sport d’alto livello deve divertire il pubblico. L’ho sempre creduto, ma fu piacevole scoprire che nel più grande paese sportivo del mondo la pensano esattamente allo stesso modo. La gente lavora duramente tutta la settimana, e se decide di andare allo stadio, al fischio finale deve poter andare a casa felice e soddisfatta per quanto ha visto in campo. La vittoria non è tutto, conta il modo in cui si gioca durante la partita.”
Queste parole sono di un signore che la storia del calcio l’ha fatta per davvero, era olandese, di nome faceva Johan e di cognome Cruyff, speriamo che la sconfitta proprio contro il suo Ajax possa essere per noi un nuovo inizio, basato su argomenti più solidi del “se volete divertirvi andate al circo”.










Alberto "Futre" Marmiroli

Blogger di Sport Globetrotter tifoso della Juve e innamorato dalla Reggiana ha fra i suoi interessi le tematiche ambientali, i rapporti umani e la lotta alla mafia.

Nessun commento:

Posta un commento