giovedì 23 gennaio 2014

QUANDO GLI ULTRAS FANNO IL MERCATO...

E' incredibile quello che sta succedendo in questa sessione invernale di mercato in Italia.
Sto parlando in particolar modo dell'affare,o meglio dire,dello pseudo affare,tra Juventus e Internazionale,che era pressoché già concluso con una stretta di mano tra le due società e i Presidenti. Invece no,lo scambio non sà da farsi. Sono intervenuti gli ultras della curva nord nero-azzurra. Difficile,a mio giudizio,spiegarlo a degli stranieri,a degli europei,impossibile agli Americani,sorridendo,non ci crederebbero.

Lo scambio in questione è tra due buoni giocatori,nulla di più,Vucinic(juve) e Guarin(inter). Il primo è perennemente in panchina dopo l'arrivo in estate di Llorente e Tevez,il secondo si,è titolare,ma in una rosa,a mio parere,mediocre e dove non ha dimostrato ancora praticamente nulla,se non la sua arroganza.






La curva nord invita tutto il popolo nerazzurro a farsi sentire,mentre Vucinic è già a Pavia per sostenere le visite mediche. Moratti,la sera dello stesso giorno,ascoltando il malumore dei tifosi telefona a Thoir esprimendo tutte le sue perplessità,annullando così,di fatto,l'affare.
Il club bianconero, ora solo nero di rabbia, in un comunicato ufficiale alle 18:40 dichiara sconcertante l'accaduto.







Ciò che voglio descrivere e sottolineare non è chi ci avrebbe guadagnato di più nello scambio,questo poco importa,nel calcio gli affari e le fregature sono infinite,fanno parte dello sport e del mercato;
 è importante espandere il discorso al fatto che i club italiani sono ostaggio dei "tifosi",quelli che dovrebbero rendere unico questo sport e che invece lo rendono ridicolo senza rendersene nemmeno conto. Un Presidente,acquista una società,in questo caso sportiva,perché è un appassionato,ma anche per una questione economica,infatti,nel calcio in particolare,la quantità di danaro che circola è spropositata.
Ciò che è successo in questi giorni,e che per altro è accaduto altre innumerevoli volte (il più recente è il caso Stankovic che sembrava molto vicino un suo approdo alla juventus), è come se in un'impresa metallurgica,un dipendente si imponesse e decidesse di non far vendere della merce ad un certo cliente,costringendo il proprietario a piegarsi di fronte a dei capricci/minacce.
La trovo una cosa ridicola,prima  che scandalosa.

Forse,più in questa situazione una curva meriterebbe di essere chiusa,piuttosto che per cori "razzisti" territoriali....

Se i club italiani non taglieranno il cordone ombelicale che li lega al tifo organizzato rimarranno sempre in un limbo sospeso tra paradiso ed inferno.

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