E' incredibile quello che sta succedendo in questa sessione invernale di mercato in Italia.
Sto parlando in particolar modo dell'affare,o meglio dire,dello pseudo affare,tra Juventus e Internazionale,che era pressoché già concluso con una stretta di mano tra le due società e i Presidenti. Invece no,lo scambio non sà da farsi. Sono intervenuti gli ultras della curva nord nero-azzurra. Difficile,a mio giudizio,spiegarlo a degli stranieri,a degli europei,impossibile agli Americani,sorridendo,non ci crederebbero.
Lo scambio in questione è tra due buoni giocatori,nulla di più,Vucinic(juve) e Guarin(inter). Il primo è perennemente in panchina dopo l'arrivo in estate di Llorente e Tevez,il secondo si,è titolare,ma in una rosa,a mio parere,mediocre e dove non ha dimostrato ancora praticamente nulla,se non la sua arroganza.
La curva nord invita tutto il popolo nerazzurro a farsi sentire,mentre Vucinic è già a Pavia per sostenere le visite mediche. Moratti,la sera dello stesso giorno,ascoltando il malumore dei tifosi telefona a Thoir esprimendo tutte le sue perplessità,annullando così,di fatto,l'affare.
Il club bianconero, ora solo nero di rabbia, in un comunicato ufficiale alle 18:40 dichiara sconcertante l'accaduto.
Ciò che voglio descrivere e sottolineare non è chi ci avrebbe guadagnato di più nello scambio,questo poco importa,nel calcio gli affari e le fregature sono infinite,fanno parte dello sport e del mercato;
è importante espandere il discorso al fatto che i club italiani sono ostaggio dei "tifosi",quelli che dovrebbero rendere unico questo sport e che invece lo rendono ridicolo senza rendersene nemmeno conto. Un Presidente,acquista una società,in questo caso sportiva,perché è un appassionato,ma anche per una questione economica,infatti,nel calcio in particolare,la quantità di danaro che circola è spropositata.
Ciò che è successo in questi giorni,e che per altro è accaduto altre innumerevoli volte (il più recente è il caso Stankovic che sembrava molto vicino un suo approdo alla juventus), è come se in un'impresa metallurgica,un dipendente si imponesse e decidesse di non far vendere della merce ad un certo cliente,costringendo il proprietario a piegarsi di fronte a dei capricci/minacce.
La trovo una cosa ridicola,prima che scandalosa.
Forse,più in questa situazione una curva meriterebbe di essere chiusa,piuttosto che per cori "razzisti" territoriali....
Se i club italiani non taglieranno il cordone ombelicale che li lega al tifo organizzato rimarranno sempre in un limbo sospeso tra paradiso ed inferno.
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