martedì 4 giugno 2019

HO VISTO IN CIELO UNA STELLA: LUKA JOVIC

Cosa porta il Real Madrid ad accaparrarsi, giusto un paio d'ore fa un giovane attaccante ventiduenne dell’Eintracht Francoforte? Questo è il destino di Luka Jovic. Le sue ottime prestazioni nella stagione 2018/2019 hanno suscitato l’interesse delle big ma la storia di questo ragazzo serbo è costituita da capitoli diversi e non scontati. 
Esordio nella Stella Rossa, storica società di Belgrado, dove muove i primi passi realizzando il suo primo gol nel 2014 come più precoce goleador del club battendo il record detenuto da Dejan Stankovic. Luka fa due anni nella capitale per poi trasferirsi in Portogallo e più precisamente a Lisbona, nel Benfica. Data l'importanza della maglia e l'intensa competizione di reparto condivisa con gente di spessore come Jonas, Raul Jimenez e Mitroglu Jovic non rientra nei piani di Rui Vitoria e fatica tremendamente a mettersi in mostra. Diventa ben presto l'attaccante di quarta fascia collezionando solamente 4 presenze in totale. La rinascita per il serbo arriva a giugno 2017 dove con un prestito biennale viene comprato dall'Eintracht Francoforte. L’artefice dell’operazione si chiama Freddy Bobic che non è altro che l'attuale DS dell'Eintracht. La sua intuizione abbinata al duro lavoro quotidiano impartita da Niko Kovac , anno scorso coach del club e quest’anno al Bayern, hanno fatto progredire Jovic sia in termini realizzativi che in termini di fiducia in se stesso che nel prendersi un ruolo di primo piano nello schema tecnico tattico. I numeri parlano chiaro: da agosto a oggi è stato in grado di fare 25 gol e 7 assist fra Bundesliga ed Europa League. Da ora in avanti è chiaro che si apre un nuovo capitolo della sua carriera, in un altro campionato e forse in un futuro via via sempre più roseo. Senza dimenticare che sullo sfondo c’è anche il mantenimento e il consolidamento di un posto nella nazionale serba, cui Jovic tiene in modo particolare anche dopo il buon mondiale disputato. La storia di Jovic è un po’ come quella di tanti altri che vivono alti e bassi ma che poi tutt’a un tratto trovano la loro dimensione ed emergono. Di certo lui qualità e fisicità le ha, vedremo se vestire la camiseta dei blancos, lo renderà un vero e proprio galacticos oppure una meteora che dimenticheremo fra qualche anno.






(Blogger di Sport Globetrotter. Appassionato di fotografia, comunicazione digitale e sport, soprattutto calcio internazionale.)


Davide Farri

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