(di Manuel Fantoni)
Ogni
estate ci deve regalare, per essere tale, un tormentone e se nella musica si è
già provveduto con “andiamo a comandare” di Fabio Rovazzi, nel gossip torna
alla ribalta il caso Belen-Borielllo, nel calcio, o meglio nel calcio mercato,
si inserisce prepotentemente Pogba, dove tifosi, appassionati, improvvisati Di
Marzio, si domandano: che fa rimane o parte? È meglio venderlo o tenerlo? Vale
davvero 120 milioni di euro?
Io
sarò subito chiaro, non so se venderlo sia un bene o un male, ma 120 milioni
non li vale assolutamente. Ok, lo so con questa affermazione ho perso la
lettura del tifoso medio juventino, ma ogni tanto un po’ di contradditorio ci
vuole e poi a me le voci fuori dal coro piacciono sempre.
È
stato detto, scritto e visto di tutto su Pogba, paragoni scomodi con Platini e
Zidane, addirittura Messi e Pelè, ma mi spiace non ne vale nemmeno la loro
metà. Questo europeo era l’occasione per stabilire se davvero Pogba è un
fenomeno da 120 milioni o è una bolla mediatica pronta a scoppiare, ebbene ora
ho la certezza è solo, per il momento, un fenomeno mediatico e 120 mln sono una
rapina a mano armata. Visti gli elogi e
paragoni, ma soprattutto l’ipotetico valore, dovremmo trovarci di fronte a un
giocatore che da solo sposta gli equilibri e trascina la sua squadra alla
vittoria, ma non è così, o meglio se parliamo di Griezmann ci può stare ma per
lui no. Perdonateci Raiola e Marotta, ma "acca nisciuno è fesso", come direbbero
nel golfo di Posillipo, buon giocatore sia chiaro, ma discontinuo durante i 90
minuti, questo è quello che Euro2016 ha sentenziato e non solo durante la
finale. Anche le attenuanti generiche non reggono, ha giocato in tutti gli
ruoli di centrocampo possibili senza mai brillare, su di lui Deschamps ha
puntato molto nelle prime partite, ma quando si è visto che gli allon enfants
de la patrie erano altri (Payet, Giroud e Grizmann) si è optato per un cambio
modulo, con Pogba prima in panchina poi a fare il mediano o meglio il fantasma.
Con buona pace di Sky e Gazzetta, non siamo così stupidi da credere che quello
sul secondo gol di Griezmann contro la Germania sia stato un assist così
esagerato da farne un titolo a caratteri cubitali, è sembrato più un assist la
smanacciata di Neur, anziché la ciabattata a caso in mezzo all’area del nuovo
fenomeno. Come la sfida in finale era più una questione Grizmann vs CR7 che
Pogba vs CR7, per ruoli e gol segnati, non per altro, poi certo il fato/Payet
han fatto la loro parte estromettendo Ronaldo.
Qui
mi sorge il primo interrogativo chi ha fatto il prezzo 120 mln? Cosa lo
determina Marotta & Raiola, il campo o il mercato? Ma soprattutto da un
giocatore con questo valore ci aspettiamo che da solo sappia vincere, ma così
finora non è mai stato, nemmeno alla Juve, dove questo ruolo è stato sempre
fatto da altri. Insomma se l’idea di base è che per fare il prezzo del
giocatore bastano una giovane età e due dribbling in mezzo al campo contro
Inler e compagnia quando vinci in casa 3-0 o fare due gol da fuori area contro
Empoli e Chievo, allora mooseeca!!!
In tutto questo poi arrivano giornalisti
compiacenti o chi deve cavalcare l’onda dell’entusiasmo a pompare la teoria del
dio del calcio sceso in terra sotto le mentite spoglie di Pogba. Lasciamo da
parte quindi Platini e Zidane, forse è anche lui un giocatore dalla personalità
forte, ma certe eclissi perdurate che ci ha fatto vedere all’europeo e non solo,
non me lo fanno sembrare nemmeno all’altezza di un Seedorf di ancellottiana
memoria. Eppure non sembro essere l’unico a nutrire dubbi sul suo valore, Gary
Lineker ha twittato domandando provocatoriamente se non sia il giocatore più
sopravvalutato della storia, in Francia dopo la non certo magica semifinale ha
preso giusto la sufficienza e per pietà non riporto le critiche post-finale, in
Italia invece chissà perché non è così.
Il
secondo interrogativo è: che ruolo gioca? Bene dire centrocampo vuole dire
tutto e nulla, visto che le possibilità di interpretare questo ruolo sono
comprese in un range quasi infinito che va da Gattuso per finire con Zidane.
Entrando più nel dettaglio ma rimanendo fuori dai tatticismi, è un regista, un
mediano, una mezzala o un trequartista? Boh, il fatto che a questa domanda le
risposte possono essere molte o caratterizzate dal solito paraculo dipende, fa
capire che al francese non è stato ancora trovato il suo ruolo perché
semplicemente in nessuno ha brillato.
Vorrei
però non generare equivoci, non c’è l’ho con Pogba in se, non dubito delle
capacità e delle qualità che ha mostrato, dubito sul suo prezzo e su chi
continua a esagerare ogni sua giocata o buona prestazione e, fate attenzione,
questo mio giudizio non viene dalla finale persa, ma in generale da quanto ha
mostrato da 4 anni a questa parte. Sono sicuro che tra qualche anno sarà tra i
top mondiali per lo meno tra i centrocampisti, ma in questo momento certi elogi
paiono poco sinceri e un po’ troppo pompati, d’altra parte la legge del campo
non viene prima di tutto o vale solo per gli scudetti di calciopoli?
Probabilmente
è giusto dire che 120 milioni sono frutto di una speculazione e forse ognuno
tira acqua al proprio mulino, pensando al giocatore la domanda è: quanto può
aiutare giocare con un cartellino del prezzo che spara un valore così alto e
immotivato, con quale serenità può effettivamente giocare uno che viene
celebrato anche solo quando scende in campo a riscaldarsi? È davvero necessario
dedicargli uno spazio mediatico così ampio a discapito di altri protagonisti
meritevoli della scena? Ma soprattutto non vi siete rotti le scatole come me,
di sentire questa strampalata incensata ogni due per tre? E mo basta veramente
però!!!
Nessun commento:
Posta un commento